curva-licata-ultra-3

L’attuale dirigenza da sola non può andare avanti

Licata. A meno di una settimana dalla fine del torneo i soci del Licata sono tornati a riunirsi.
Dall’incontro è emerso l’invito a imprenditori o cordate che volessero rilevare la società a farsi avanti entro e non oltre i prossimi dieci giorni, viceversa non ci sono le condizioni per continuare.
Un appello per consentire a forze nuove di farsi avanti con progetti seri per dare la possibilità alla città e ai tifosi di avere ancora i colori gialloblù in serie D.
Il termine dei dieci giorni deriva dal fatto che l’iscrizione al prossimo campionato bisogna farla prima della fine del mese di giugno.
Per evitare le corse negli ultimi giorni disponibili per il rilascio della fidejussione bancaria e il trasferimento a Roma per depositare la documentazione si preferisce agire in anticipo in modo da avere il tempo per valutare attentamente i passi da compiere.
Ad inizio stagione i soci erano più di dieci, ma prima di Natale alcuni di essi non hanno effettuato la rimessa di fondi, per motivi ancora oscuri, lasciando la responsabilità della gestione della società a tre sole unità, il presidente Onofrio Ortugno e i due vice presidenti Raimondo Semprevivo e Carmelo Moncada.
Tra mille problemi da risolvere giornalmente i soci rimasti, grazie al sacrificio e all’alto senso del dovere dei giocatori, sono riusciti a mantenere l’impegno d’inizio stagione di salvare la categoria e di garantire il pagamento degli stipendi ai dipendenti.
E’ iniziato per i tifosi il conto alla rovescia per conoscere le sorti della squadra per la prossima stagione.
Saranno giorni molto caldi, al di la del clima, quelli che seguiranno in casa gialloblù. Una cosa è certa: è impensabile che si ripresentino anche l’anno prossimo i problemi di quest’ultima stagione. Bisogna fare le cose per bene, soprattutto per rispetto nei confronti dei tifosi licatesi.

Gaetano Licata