Amarezza Seap Aragona. La Rizzotti passa al tie break ma non tutto è perduto. La salvezza è ancora possibile

Dopo una cavalcata travolgente, che l’ha portata dal penultimo al 3° posto a 2 soli punti dalla quota salvezza, la Seap deve fermarsi sotto i colpi della Rizzotti Catania.

Le ragazze di mister Giangrossi, e non vuole essere un alibi, hanno dovuto fare i conti contro un virus intestinale beccato al rientro della trasferta vittoriosa di Vicenza che ha di fatto messo fuori gioco mezza squadra.

Infatti, da inizio settimana, Giangrossi non ha mai avuto la rosa a disposizione per gli allenamenti. E stasera sin dai primi scambi il pubblico ha avvertito che qualcosa non stava andando per il verso giusto. Sara Stival, ad esempio, è stata quasi sempre murata, e questa cosa non si era mai visto. Così come la sostituta, Irene Zonta, anche lei con gli stessi problemi fisici. Un vero peccato, una sfortuna incredibile per la Seap Dalli Cardillo che si ritrova suo malgrado a confrontarsi con una sconfitta che fino alla fine Caracuta e compagne hanno cercato di evitare, raggiungendo il massimo, ovvero, il tie break che però ha sorriso alle etnee.

I primi due set sono appannaggio delle catanesi 20-25 e 27-29, con Aragona che ha anche avuto la palla set che però non ha saputo chiudere in proprio favore. Terzo e quarto set sono in favore delle padroni di casa, 25-20 e 25-18. Infine il 5° ed ultimo decisivo set, il tie break che viene conquistato agevolmente dalla Rizzotti Catania con il punteggio di 7-15.

La classifica vede la Sigel Marsala, da tempo salva, al primo posto con 42 punti seguita dal Club Italia con 28 punti, poi Seap e Vicenza a 27 punti, Sant’Elia e Catania 26 punti. A tenere banco lo scontro tra Sant’Elia e Club Italia che potrebbe tenere accesa una flebile speranza di salvezza per Aragona, qualora l’Assitec vincesse, meglio se al tie break, salvo poi perdere all’ultima giornata contro Vicenza. Questo porterebbe Aragona, che deve però battere Modica conquistando i 3 punti, in una posizione molto favorevole, se il Club Italia perdesse anche il recupero contro la capolista Marsala, sia in vista di una salvezza diretta o al massimo nell’ottica ripescaggio.

La matematica insomma, non condanna ancora la Seap Dalli Cardillo Aragona. La salvezza è difficile ma non impossibile.

D’accordo anche il presidente, Nino Di Giacomo, raggiunto a fine gara: “Certamente avessimo vinto questa partita avremmo guardato in modo diverso la classifica, però purtroppo le circostanze, sia di quest’anno sia di questa ultima settimana non ci hanno consentito di fare meglio. Voglio ricordare che abbiamo avuto diversi infortuni nel corso di questa stagione, da Stival a Zech, passando per Cometti e per una squadra giovane come la nostra è stato difficile. Questa settimana poi, tra Sara Stival, il nostro capitano Caracuta, Zonta, Negri ed il mister, sono stati tutti male per cui con tutte queste assenze è davvero un miracolo pure essere riuscite a confrontarsi ad armi pari contro la Rizzotti Design Catania, rischiando anche di vincere. Rimango ancora fiducioso per il finale di questi playout, non tutto è scritto ancora.”

Intervista di Gerlando D’Aleo, al tecnico Lino Giangrossi

Intervista di Gerlando D’Aleo, al capitano Valeria Caracuta

IL TABELLINO.

SEAP DALLI CARDILLO – RIZZOTTI 2-3 (20-25; 27-29; 25-20; 25-18; 7-15)

SEAP ARAGONA. Caracuta (3), Stival (7), Cometti (13), Dzakovic (29), Negri (3), Zech (18), Vittorio (L), Zonta (12), Ruffa, Bisegna (1), Casarotti. All. Giangrossi

RIZZOTTI CATANIA. Bridi (5), Bordignon (25), Catania (14), Bulaich (10), Conti Alessia (16), Bertone (9), Conti Michela (L), Oggioni (4), Poli. NE Bonaccorso (L), Picchi. All. Chiappafreddo

Fotogallery a cura di Gerlando D’Aleo