akragas-catania 2013 (17)E’ finita tre a uno in favore del Catania, l’amichevole voluta dalla dirigenza akragantina per festeggiare la promozione in Serie D dopo tanti anni di purgatorio, un invito accolto con molto piacere dal patron catanese Nino Pulvirenti, presente in tribuna accanto al presidente Silvio Alessi.
Buona anche la risposta del pubblico di casa, e, con grande sorpresa, anche di quello etneo. Una cinquantina di ultras, infatti, a partita iniziata, hanno fatto il loro ingresso in gradinata con tanto di striscioni, animando, con cori e qualche bomba carta, un’amichevole che si è improvvisamente trasformata in partita vera. Almeno sugli spalti.
Grande fair play e buone giocate in campo, con Barrientos e Bergessio (due gol per lui) che hanno spento nei primi 45 minuti, le velleità della squadra di casa.
L’Akragas non ha affatto sfigurato, presentandosi nel primo tempo, in almeno tre occasioni, dalle parti di Frison, in campo nella prima frazione di gioco, e mancando la rete per la bravura dell’estremo difensore rossoblu, impegnato severamente al 5′ da Arena e al 31′ da Pellegrino.
Nel secondo tempo, Rolando Maran sostituisce gli undici giocatori, così come Pino Rigoli, consente a tutti i suoi ragazzi di provare l’ebrezza di sfidare una squadra di Serie A. Al 4′ minuto, l’Akragas va in gol grazie ad un rigore, per una trattenuta di Augustin su Gatto, trasformato in maniera impeccabile da Nicola Arena. Poi subentra la stanchezza, l’Akragas non ha la stessa tenuta atletica del Catania, ancora impegnato in campionato, e la partita scorre noiosamente fino alla fine.
Da segnalare la bellissima prova di Federico Russo, autore di pregevoli parate su Barrientos e Cani.
Finisce tra gli applausi del pubblico e con una piccola invasione di campo di tifosi a caccia di maglie e abbigliamento vario.
Una nota stonata, malgrado gli sforzi profusi negli ultimi giorni dalla ditta, è rappresentata dalle condizioni del terreno di gioco, rammollito dalla sabbia gettata un po’ dappertutto per sopperire alle carenze del prato che a poco a poco sta seccando.