I tifosi dell'Atletico Campofranco
Gero Curcio
Gero Curcio

Il Campofranco conquista uno storico secondo posto in Eccellenza con una vittoria che lo colloca nella storia del calcio siciliano e oltre. Bisognava vincere per evitare sorprese e così è stato, con una gara che i mister Restivo e Scozzaro avevano preparato nei minimi particolari dopo le sciagurate gare con Bagheria e Parmonval. Al fischio finale è cominciata la gioia, pacata, allo stadio di Raffadali per poi esplodere a Campofranco con centinaia di tifosi a far festa.
E’ vero il Campofranco non ha vinto ancora nulla, ma ha vinto Campofranco, un paesino di appena 3000 anime che con lo sport ha varcato i confini locali per proiettarsi nel panorama sportivo di tutto il mondo per la sua gente, critica ma partecipativa, per la sua organizzazione, per la sua educazione allo sport maturata nel tempo, per il suo attaccamento ai colori, simbolo di appartenenza. Il tutto anche grazie ad un gruppo di persone che hanno saputo gestire nel migliore dei modi una situazione forse più grande di quanto Campofranco possa permettersi.

Il presidente Salvo Mazzara
Il presidente Salvo Mazzara

“La gara di domenica – commenta il presidente Salvo Mazzara – rispecchia l’intera stagione fatta di sofferenza sino all’ultimo minuto. La nostra squadra non si contenta solo vincere ma vuole farlo facendo soffrire tutti. Siamo felici per la finale che faremo in casa e cercheremo di prepararci al meglio per regalarci tutti insieme un’altra soddisfazione”.
Gli fa eco il dg Gero Curcio: ” La storia è scritta, in due anni siamo arrivati a giocarci la finale del campionato di Eccellenza e con un po’ di fortuna possiamo passare lo Stretto. I tanti sacrifici sono stati ripagati grazie a tutti, squadra, settore tecnico, medico, dirigenza”.

Franco Adamo, ds Campofranco
Franco Adamo, ds Campofranco

Anche il ds Franco Adamo e tutti gli altri dirigenti sprizzano soddisfazione: “Stagione sacrificata ma il secondo posto ci ripaga di tanti sacrifici – dice il ds – speriamo di andare ancora avanti, un intero paese lo merita, la gioia è immensa”.
Mister Restivo è lo specchio della pacatezza: “Siamo arrivati secondi, non abbiamo ancora vinto nulla, dobbiamo lavorare bene e concentrarci per la finale”.