Play Off Basket. La Fortitudo eliminata dalla Vanoli Cremona. Giganti a testa alta perdono gara 3 all’over time
E’ stata la solita aggressiva ma anche volubile Fortitudo quella scesa sul parquet del Pala Moncada contro la “bestia nera” Vanoli Cremona, unica squadra ad aver battuto i giganti 5 volte in altrettanti match. Ambrosin (24 punti), Chiarastella (17), Grande (16) e Imbrò (16) sono delle vere e proprie spine nel fianco della difesa lombarda che in alcune circostanze ha difficoltà ad arginare l’ardore dei biancazzurri che chiudono tutti e tre i primi tre quarti in vantaggio, che già di per se rappresenta una grande notizia per i tifosi agrigentini che stavolta credono nella vittoria. Unica nota stonata l’inconcludenza, per scarso stato forma uno ed infortunio l’altro, dei due americani Marfo e Francis.
Parte forte la Vanoli, dopo il 2-0 di Francis (saranno gli unici due punti dello statunitense), si porta sul 2-6, 6-11, prima dell’inizio della rimonta agrigentina, che grazie alla bolgia del Pala Moncada, riapre la partita e supera i quotati avversari sul punteggio di 12-11 grazie alle bombe di Ambrosin e Grande. La Fortitudo raggiunge un buon vantaggio, +5 con la bomba di Imbrò, 21-16. Il primo quarto si conclude 23-20.
Il secondo quarto è totalmente nelle mani dei giganti che fanno quello che vogliono degli avversari, strapazzandoli con un + 8 meritatissimo. Sugli scudi l’empedoclino Imbrò e capitan Chiarastella. Al 16° Cremona accorcia e si porta a -3, con Mobio e Lacey che inanellano alcuni tiri da 3 punti e Denegri con un canestro da 2, fissano il punteggio sul 35-32. Poi diversi errori sotto canestro da entrambe le parti non variano di molto il risultato che a fine primo tempo vede la Fortitudo avanti per 38-34.
Nelle due precedenti sfide playoff giocate in trasferta il terzo quarto è stato lo spartiacque dove la Vanoli ha gettato le basi per aggiudicarsi il match. Ecco perchè il quintetto di Cagnardi stavolta riprende il gioco con una certa cattiveria e determinazione, evitando di concedere troppo agli avversari. I biancazzurri riescono nell’intento per i primi 3 minuti di gioco fino a quando si fanno raggiungere sul 41-42. Alessandro Grande rimette le cose in chiaro con la sua precisa bomba da 3 punti che restituisce il vantaggio agli agrigentini. Ma Gallo è lesto a restituire la cortesia. La gara diventa vibrante e a tratti spettacolare, con conclusioni da 3, schiacciate ed azioni velocissime che portano anche a qualche contatto di troppo. Chiarastella e Grande ristabiliscono un vantaggio cospicuo, + 9, sul punteggio di 59-50 che si assottiglierà a fine quarto fino al 59-57.
Nell’ultimo e definitivo quarto, il giallo si consuma attorno al minuto 31, sul punteggio di 60-61. Un giocatore lombardo si trascina fuori dal campo con tutto il pallone. Gli arbitri decidono per un fallo tecnico, infatti Imbrò va dalla lunetta a battere un tiro libero, salvo poi far ripartire il gioco con il possesso della rimessa dal fondo in favore degli ospiti, dimenticando evidentemente che a mettere palla fuori era stato proprio il giocatore della Vanoli. Il pubblico rumoreggia, così come il DS Cristian Mayer che urla a più non posso il proprio dissenso verso una decisione errata e grossolana. Da questa azione Cremona va a canestro e rimarrà in vantaggio fino alla fine. Agrigento resta dal -6 al -8 fino agli ultimi secondi, riuscendo comunque nell’impresa di recuperarla all’ultimo secondo, grazie alla lucidità ed esperienza di Imbrò che prende per mano i suoi compagni trascinandoli verso il pari 84-84, con cui si concluderanno i tempi regolamentari.
All’over time escono bene gli ospiti che ne hanno di più e comunque lasciano intravedere grandi individualità nei vari reparti. Dopo un iniziale equilibrio, approfittano di alcuni importanti e decisivi errori dei padroni di casa andando a canestro con regolarità riuscendo ad imporsi per 91-97 con Lacey e Caroti che firmano gli ultimi punti, tra gli applausi del Pala Moncada che ringrazia i propri atleti per la grandissima stagione offerta nonostante fosse una neopromossa in serie A2.
Questa sera abbiamo avuto l’impressione che ottica futura, mantenendo questo roster, magari sostituendo solamente i due ragazzi statunitensi, da cui obiettivamente ci si sarebbe aspettato qualcosina di più, per prepararsi ad una nuova ed avvincente stagione. I presupposti ci sono, i giovani di prospettiva ed il pubblico anche.