image feola conferenza stampa licataA termine di Licata – Savoia, incontro giocato ieri allo stadio “Dino Liotta” di Licata, mister Feola, in sala stampa, ha parlato anche di Akragas e della situazione societaria a Torre Annunziata.

“Sentiamo il fiato dell’Akragas – ha spiegato il tecnico oplontino – ma noi siamo obbligati e condannati a vincere. Non è giusto che gli altri si nascondano dietro il Savoia per tenere bassa la tensione. Per me l’Akragas, l’Agropoli e la Battipagliese, sono squadre dello stesso nostro potenziale, ma una sola potrà vincere il campionato, noi non abbiamo paura e timore di nessuno”.

Premesso che qualcuno, come dice, si nasconda non palesando le proprie ambizioni, ad ogni modo lo scontro diretto con i bianco-azzurri all’Esseneto sarà determinante e forse decisivo per la svolta del campionato. Ad oggi è l’Akragas la vostra vera avversaria…

“Lo è. E lo scontro diretto sarà importantissimo. Ma prima dello scontro all’Esseneto mancano ancora cinque partite, comunque da giocare. La differenza con l’Akragas è che dovunque noi andiamo ci troviamo contro una ‘guerra calcistica’, con squadre pronte a fare la partita della vita, la partita dell’anno, e sia con le calabresi, che con le siciliane o nei derby troveremo sempre qualche difficoltà in più”.

Dopo l’episodio che ha coinvolto il Presidente, la situazione societaria del Savoia è da considerarsi stabilizzata oppure ancora…

“La società è più che presente, mantiene tutti gli impegni, ha promesso che l’obiettivo non cambia e dunque andiamo avanti. Noi ovviamente speriamo che il problema si risolva il più presto possibile, anche nei trasferimenti non credo possa cambiare qualcosa. Questo è un periodo scorretto, c’è grande scorrettezza nel calcio, perché spesso per creare malumori e problematiche interne ci sono delle interferenze da parte di altre società. Nella vita tutto può succedere, ma le ambizioni del Savoia non cambiano … anche se qualcuno, da fuori, contatta qualche giocatore appetibile per destabilizzarci”.

Rogero Fiorentino