Il portierino è raggiante: «Non mi aspettavo di debuttare. Dispiaciuto per il ko»

Tra le poche note positive viste mercoledì scorso, all’«Esseneto» contro il Monopoli, emerge, prepotentemente, quella del giovane diciassette guardiapali biancazzurro, Alessandro Evola. Palermitano, 18 anni il 31 del prossimo mese di gennaio, ha impressionato per la sua spregiudicatezza.
– Un debutto positivo, in una giornata grigia per i colori biancazzurri…
«Non potevo fare di più – risponde il giovane portiere – Sono entrato a freddo, e con la responsabilità di affrontare, subito, un calcio di rigore. Andrà meglio la prossima volta».
– Parlaci un po’ di te, e del tuo brevissimo trascorso calcistico…
«Giovanissimo, ho iniziato a fare una lunga trafila con il Palermo. Sette anni che mi hanno fatto capire tantissime cose».
– Cosa per esempio?
«Che il lavoro e i risultati si ottengono con costanti sacrifici. Non mi sono mai tirato indietro e ubbidisco a chi mi dà consigli per continuare a imparare».
– Dopo l’esperienza in rosanero cosa è successo?
«Ho avuto la conferma dello svincolo soltanto il 15/17 luglio. Ho subito cominciato a fare dei provini per squadre dilettantistiche (Cefalù in Promozione, Mazara in Eccellenza). Alla fine ho deciso di firmare con il Mazara e quindi mi sono trasferito il 26 luglio per la preparazione. In questo periodo ho imparato veramente tanto, ho capito cos’è il calcio «vero», non quello del settore giovanile per intenderci. Mi sono preso delle belle soddisfazioni tra cui la convocazione con la nazionale dilettanti. Poi ho fatto un provino col Perugia, dove sono arrivato nel gennaio di quest’anno, ma a luglio ho sposato il progetto dell’Akragas».
– Emozionato al tuo debutto per sostituire in corsa Lo Monaco?
«Tutto immaginavo, meno che avrei potuto esordire così presto. Appena ho visto sventolare il rosso per Antonio, ho capito che toccava a me. Mi sono sentito una grossa responsabilità addosso, ma poi mi sono rasserenato».
– A chi pensi di somigliare?
«Persone mature, che mi conoscono bene, mi hanno soprannominato ‘kamikaze’ per le uscite spericolate, specialità di un famoso portiere degli anni cinquanta e sessanta, Giorgio Ghezzi. Ammiro molto il portiere del Real Madrid, Iker Casillas, c’è molto da imparare da lui».
– I tifosi biancazzurri hanno espresso un giudizio positivo sulla tua prestazione…
«Ringrazio tutti per l’affetto – conclude Alessandro Evola – e, mi farò trovare pronto, ogni qual volta ce ne sarà bisogno. Ad Agrigento sto bene e spero di ricambiare bene la fiducia della società e del mister Vincenzo Feola».