Il Tour in Tunisia è terminato. Il sipario si chiude su una spettacolare esperienza di un “viaggio nel tempo”.

Siamo in evidente ritardo sulla tabellina del Diario Giornaliero che conduco sulla nostra Pagina Fan di facebook: da Tatouine in poi non c’è stato modo di trovare un collegamento internet e neppure copertura 3G. Che poi, in confidenza, è stato un piacere trovare un limite alla “contaminazione occidentale” nella Terra dei Trogloditi..!

Pertanto, siccome la magia dei luoghi me lo consente, per questa volta, inizio… dalla Fine.

Ore 20 locali siamo arrivati a Sousse, ho viaggiato sul fuoristrada con Vittorio, Franco sul furgone con Tarak, i biker sul Minibus. Con me la fida eSestriere Lombardo, il mio destriero che mi ha condotto per strade impervie e deserti a scalare vette e scoprire leggende reali. Alle ore 13 siamo partiti da Ksar Ghilane, dopo avere fatto una gita nel deserto fino allla “fortezza romana” – le virgolette sono d’obbligo, perché più che una fortezza pare fosse un… ritrovo di tolleranza -, chi in dromedario chi invece in fuoristrada o eBike, e poi un bagno ristoratore nella pozza di acqua sorgiva – detto Gibbione – e un cous cous e Oja Merguez per tenere a bada i nostri stomaci! Dopo 7 ore di viaggio senza sosta giungiamo a Sousse dove siamo ospiti in un hotel che porta il nome mitico di Annibale: qua è tutta Storia, dovunque ti giri respiri millenni di vicende epiche e antichità e avvenimenti e misticismo e favola… Cena al ristorante dell’albergo sistemazione dei bagagli e delle bici nei mezzi e domattina transfert all’aereoporto: si torna a casa!!!

Sfiniti ma tutti felici di aver realizzato un viaggio magnifico e una piccola impresa: abbiamo attraversato il deserto roccioso e sabbioso, abbiamo vissuto come i trogloditi nelle loro case millenarie, abbiamo pure incontrato i trogloditi e ancora, solcato sentieri che mai avevano visto le due ruote.

Tutto questo grazie a 7 partecipanti, Giovanni (el Tigre), Carmelo (er Meglio) e Lorenzo (er Moscone) di Roma, Giovanni (il Tranquillo) da Milano, Marco (Ahia Ginocchio), Totò (il Vecchio), Roberto (il Tesoriere)  i siciliani. E all’organizzazione della C2C: Vittorio Zunardi, lo “svizzero”, alla guida del fuoristrada, preciso e sempre presente: la perfezione della semplicità. Tarak Basly, il nostro partner tunisino, l’interfaccia indispensabile con il territorio: efficienza teutonica in terra d’Africa (discendente di Rommel?) . Franco, che ha trasformato in realtà quello che prima era solo un ipotesi di sentiero, la nostra immaginazione, i nostri desideri trasformate in tracce percorribili; e poi percorso quelle stesse tracce avanti e indietro col piccolo furgone appoggio.  E grazie infine a Lombardo Bikes, Ortlieb e FSA per avere permesso a me di realizzare questo viaggio in sella alla mia amatissima bicicletta, una eSestriere, una Mountain Bike a pedalata assistita, che mi ha davvero assistito e condotto fedelmente, con l’ausilio del suo motore elettrico, senza mai tradirmi attraverso questo fantastico sogno da mille e una notte.

Fb: Coast2CoastBikeTour
Twitter: Coast2CoastBike

Articolo e Foto di Alessandro Tedesco