Tutto risolto in casa Canicattì per il prosieguo del calcio nella città dell’uva Italia. Anzi no!!!
Sono comunque giorni intensi in casa biancorossa da quando la dirigenza guidata dalla presidente Maria Grazia Scicolone (nella foto) aveva annunciato di non poter proseguire l’avventura in serie D senza campo a Canicattì o senza prospettive serie e concrete in tal senso.

Un ultimatum lanciato a tutti, un mese fa, a cominciare dal Sindaco Vincenzo Corbo che pare, a sua volta, abbia promesso, e pare abbia trovato 350 mila euro per il manto erboso, ma si sa che i problemi per l’adeguamento del “Carlotta Bordonaro” sono anche altri e non solo il rifacimento del terreno di gioco (tribune, spogliatoi, servizi e altro per qualche milione di euro).
Appello anche ad altri imprenditori di Canicattì a cui poter passare la mano, ma nessuno si è fatto avanti e d’altronde c’è da evidenziare che l’attuale dirigenza è formata dai maggiori imprenditori canicattinesi.
Si è parlato, come estrema “ratio” anche di cessione del titolo ad altre società che intanto hanno bussato alla porta biancorossa a cominciare da Gela e da Favara.

Da qualche giorno si è fatto avanti il messinese Massimo Romagnoli da Capo d’Orlando, parlamentare europeo uscente, che addirittura venerdì scorso ha comunicato senza mezzi termini e tramite i social che “con grande piacere, annuncio la mia nuova carica come presidente del Canicattì Calcio e sono convinto che insieme potremo raggiungere grandi traguardi con un progetto ambizioso e solido, un sogno comune.”

La notizia è stata subito smentita dal Canicattì per voce della sua presidente: “Dopo le notizie apparse su un mezzo spesso poco decifrabile come i social, smentiamo che il Canicattì sia stata acquistato, mettiamo fine ai discorsi da bar, con Massimo Romagnoli abbiamo avuto un confronto approfondito e nessuno può mettere in discussione il suo interesse nell’avvicinarsi alla nostra società senza altri fini.
Prendiamo atto di ciò, sperando che già da martedì possiamo iniziare a lavorare per questa nuova avventura e siamo sicuri che gli impegni presi da Massimo Romagnoli ci porteranno ad essere più forti di prima grazie anche al suo aiuto con il quale potremmo sperare di tornare a breve nel nostro stadio a Canicattì”.

Nei prossimi giorni, quindi si decide il futuro del Canicattì calcio e del calcio con il nome Canicattì, se gli interessi di Romagnoli sono reali ad entrare in società e magari diventarne il nuovo presidente oppure era tutto uno spot…elettorale. Mentre Gela e Pro Favara attendono.
D’altronde nella terra di Pirandello, tutto è possibile.