
Bompensiere è il più piccolo paese della provincia di Caltanissetta e uno dei centri più piccoli dell’intera Sicilia, con i suoi 600 abitanti, bambini e anziani compresi. Eppure vanta uno degli impianti calcistici migliori della zona, in erba sintetica omologato, però, per le sue dimensioni, sino alle gare di Prima Categoria. Quest’anno, avrà la sua squadra in un campionato di calcio, quello di terza categoria. Ma il grosso problema è di natura economica per quanto riguarda la riomologazione del campo sportivo scaduta nell’aprile dello scorso anno e che costerà alle casse comunali la somma complessiva di 4.840 euro, cifra sulla quale Gustavo Anelli, bandiera del calcio locale e attuale assessore comunale non è per niente d’accordo. “Non è possibile che per la riomologazione di un campo in sabbia ci vogliano 250 euro, per uno in erba naturale 350 e per uno in erba sintetica 4.840 euro. E per di più per farci giocare una squadra di Terza categoria, e non certamente squadre di Eccellenza, serie D. Il Bompensiere giocherà sette gare casalinghe e dividendo 4.840 euro per sette, vuol dire che per ogni gara spenderemo poco meno di 700 euro un controsenso”. Il Bompensiere con ogni probabilità chiederà alla vicina Montedoro di poter giocare le gare casalinghe, dove il terreno è in terra battuta e con una spesa minima potrà omologare il terreno di gioco. “Purtroppo, conclude Gustavo Anelli, siamo una piccola società dilettantistica e 5.000 euro non ce li abbiamo e anche il Comune questi soldi non ce li ha nella sua disponibilità per poter omologare lo stadio. Ci sono regolamenti federali che vanno rispettati, ma questo stato di cose ci sta penalizzando, anche perché non abbiamo nessun introito. Il Comune già ha fatto tanto, garantendoci il contributo per l’iscrizione al campionato di Terza categoria, ma 5 mila euro sono troppi”