Sergio Almiron, dunque, appende le scarpe al chiodo ed intraprende una nuova avventura. Proprio così, come per Nicola Legrottaglie, Agrigento e l’Akragas “fungono” da trampolino di lancio, anche per l’estroso centrocampista argentino.
Il suo nuovo incarico sarà quello di coordinatore dell’area tecnica, ed il primo giorno di “lavoro” è stato mercoledì mattina, ai bordi del campo, a seguire gli allenamenti dei calciatori rimasti in sede.
Ecco la sua prima impressione rilasciata al nostro quotidiano sportivo.
“Innanzitutto – ci risponde con grande cordialità Sergio Almiron – voglio sottolineare che mi dispiace non avere potuto dare all’Akragas il mio apporto di esperienza sul rettangolo di gioco. Purtroppo quando il fisico non risponde, bisogna arrendersi, ma voglio sottolineare che ho fatto di tutto, per cercare di recuperare, purtroppo, senza successo”.
– Come è nata la proposta dell’Akragas per il tuo nuovo incarico? –
“Con la società c’è stato sempre un ottimo rapporto, un feeling che è sempre continuato con l’intero staff. E’ bastato un breve colloquio, ed ora eccomi qui a disposizione per il progetto-Akragas”.
– Quale sarà il tuo compito specifico? –
“Collaborare con il direttore Peppino Tirri e, contemporaneamente, con lo staff tecnico. Darò i miei consigli sulle strategie di mercato, verificare la bontà degli acquisti e l’inserimento nel contesto tecnico della squadra. Un po’ di tutto ciò che riguarda il lato squisitamente tecnico”.
– Agrigento ha portato fortuna a tanti calciatori e tecnici…..- “Speriamo che ne porti anche a me – si appresta a concludere Sergio Almiron – . Sono un po’ deluso per non avere avuto la possibilità di farmi apprezzare come calciatore a causa dei ripetuti e frequenti guai fisici, ma spero tantissimo che con me, l’Akragas inizi un percorso che possa regalare grandi soddisfazioni. Ci credo tantissimo. Tra l’altro mi sento in debito con i tifosi e la società, e desidero ricambiare di cuore, la grande fiducia che è stata posta nei miei riguardi”.