Pubblichiamo, integralmente, l’intervista pubblicata stamani sul quotidiano “La Sicilia”, del presidente Silvio Alessi.
“Prima di parlare con il tecnico Rigoli, ho voluto incontrare il nostro diesse Totò Catania, al quale ho spiegato, in maniera dettagliata, l’attuale situazione che si è venuta a creare, dopo una serie di incontri avuti con alcuni amici pronti ad entrare in società. Ho rimarcato che alcuni di essi hanno già aderito al progetto, altri lo faranno cammin facendo, e che le prerogative per una stagione ottimale ci sono tutte. Infine, ho presentato il budget che la società intende mettere a disposizione per approntare una squadra di buon livello. Poi mi sono incontrato con il tecnico Pino Rigoli, rimarcando quanto detto al nostro diesse” . – Cosa ha risposto il tecnico peloritano – “E’ chiaro che non si può decidere tutto all’istante – continua Silvio Alessi – ed è giusto che si sia riservato di dare una risposta definitiva nel breve giro di qualche giorno. Ci siamo lasciati speranzosi, anche se Rigoli ha espresso delle perplessità legate principalmente allo stadio Esseneto. Infatti, lo stesso, ha tenuto a sottolineare che non intende più affrontare una nuova stagione con le solite problematiche logistiche, che hanno costretto la squadra a girovagare per i campi della provincia, creando non pochi problemi all’organizzazione ed alla concentrazione dei calciatori. Su questo punto, Rigoli è stato categorico, ed è per questo motivo che invitiamo il sindaco Marco Zambuto a passare subito ai fatti concreti, altrimenti, il meccanismo di tutto si inceppa con buona pace per tutti quanti”. – Nel frattempo, la società cosa ha intenzione di fare.- “Intanto, desidero informare l’opinione pubblica, che proprio in occasione di questo speranzoso ‘arrivederci’, la società ha provveduto a chiudere contabilmente i conti con tutti. E’ stato saldato ogni cosa, – conclude Alessi – ed infine una cosa importantissima in vista della prossima assemblea: abbiamo ritenuto opportuno azzerare tutte le cariche in attesa di nuovi ingressi in società. Un ulteriore atto d’amore e di disponibilità nei confronti di un blasone, che sottolineo, appartiene alla città, agli sportivi ed a quegli imprenditori che hanno a cuore le sorti del club”
