Omolade ritorna a Mazara

Akeem Omolade, il calciatore del Ribera, che domenica notte è stato coinvolto in una rissa tra connazionali nigeriani, rimane a Palermo, non rientra a Ribera per allenarsi con i compagni e pertanto non parteciperà alla gara di campionato che la squadra biancoceleste si appresta a giocare domenica prossima in trasferta a Noto. Questo è quanto deciso dal giudice del tribunale di Palermo che nella mattinata di ieri, in udienza, non ha preso alcuna decisione in merito alla vicenda giudiziaria e ha rinviato ogni decisione a lunedì mattina. Di conseguenza il calciatore Omolade, che ha l’obbligo della firma presso un comando dei carabinieri del capoluogo siciliano, non è potuto tornare a Ribera per allenarsi e di conseguenza non sarà della partita del Ribera a Noto. Sportivamente si tratta di una grande perdita momentanea per la squadra perché Omolade è il punto di riferimento dell’attacco biancoceleste. Suoi sono stati due importanti goal contro il Messina e contro l’Acireale, nei giorni scorsi.
Il giudice palermitano non ha nemmeno preso in considerazione l’istanza della società riberese che, tramite l’avvocato del giovane calciatore, Marco Sabato di Palermo, aveva chiesto di spostare il luogo di residenza per la firma obbligatoria da Palermo a Ribera, dove il calciatore si sarebbe potuto allenare con la squadra. Usiamo il condizionale perché il medico sociale del Ribera calcio avrebbe dovuto accertarsi delle condizioni fisiche del calciatore nigeriano che, nella rissa in cui è stato coinvolto, da vittima, ha riportato delle ferite al braccio e alla testa, con oltre 15 punti di sutura.