Mariano Cordaro e Giuseppe Priolo in grande forma
Mariano Cordaro e Giuseppe Priolo in grande forma

Primo colpo stagionale in campionato per la Pro Favara che all’esordio esterno conquista tre punti pensanti contro il Salemi.
Primo tempo così così e ripresa devastante per i favaresi che vincono in rimonta.
La squadra di Raimondo Filippazzo sfrutta l’esperienza dei centrocampisti, le qualità e la vivacità dell’attacco e la sicurezza della sua difesa, per superare un Salemi che prima del riposo addirittura era riuscito a portarsi in vantaggio.
Fin dall’inizio della ripresa, però, complice l’ingresso in campo di Fanara, non c’è stata partita.
La formazione gialloblù ha preso letteralmente d’assalto l’area avversaria.
L’assedio si è materializzato al 3′ con la rete del pareggio dell’ex akragantino Stefano Piazza. Il pareggio però non basta, c’è da conquistare i tre punti e riscattare il pareggio interno della prima giornata.
Arrivano così i gol di Priolo e Cordaro per il 3 – 1.
Anche Bennardo era andato in gol, ma l’arbitro ha annullato la rete per presunto fuorigioco.
Nel finale è arrivato il secondo gol del Salemi, ma la Pro Favara aveva ormai messo in cassaforte la vittoria al termine di una prestazione veramente convincente.
«Abbiamo disputato un gran secondo tempo – ci dice soddisfatto l’allenatore Raimondo Filippazzo – la squadra si è espressa veramente su ottimi livelli. I ragazzi hanno interpretato alla perfezione la partita: concentrazione, determinazione, foga agonistica e desiderio di successo».
– Anche nel primo tempo la squadra non è dispiaciuta?
«Sì, è vero. – risponde il trainer favarese – L’approccio alla partita è stato perfetto. Ancora di più è piaciuta la reazione al gol subito, dopo che per 40 minuti avevamo dettato legge».
C’è da dire che dopo la gara inaugurale contro il Dattilo, conclusasi a reti bianche, molti erano stati i mugugni.
«Contro la formazione trapanese, domenica scorsa, – continua Filippazzo -, eravamo in condizioni disagiate. Troppe assenze anche se non voglio attaccarmi a questi alibi. Però, è chiaro che se in un solo colpo vengono a mancare cinque pedine chiavi, tutto diventa molto più complicato. E’ bastato che rientrasse qualcuno degli indisponibili e la squadra ha subito dato delle ottime risposte».