Il Licata non si è presentato sul terreno di gioco del Torrecuso, e continua a non registrarsi nessun’altra novità . La decisione di far presentare o meno la squadra toccava al gruppo dirigenziale dimissionario, ma nessuno di questi ha mosso un dito per scongiurare il secondo forfait dopo quello di Gioia Tauro.
Il giudice sportivo comminerà al Licata lo 0-3 a tavolino, un punto di penalizzazione e mille euro di multa.
Probabilmente nessuno ritirerà la squadra, si andrà incontro a un mese di rinunce prima della radiazione definitiva.
Intanto, martedì 3 dicembre si apriranno le liste di trasferimento e tutti i giocatori saranno liberi di accasarsi altrove, i gialloblù rimarranno quindi senza nemmeno un parco giocatori.
E’ tramontata anche l’idea di far scendere in campo la formazione juniores di una scuola di calcio cittadina, (pare si trattasse della Santa Sofia), per l’impossibilità e l’indisponibilità da parte di Palazzo di città a coprire il costo delle lunghe trasferte del torneo.
Lo scenario più probabile è dunque la scomparsa del Licata calcio a cavallo tra il 2013 e il 2014.
Intanto, domenica pomeriggio, allo stadio è stato convocato un incontro da parte di alcuni tifosi i quali vorrebbero avviare l’azionariato popolare per cercare di mantenere una squadra che possa completare il torneo.
Il tam tam è partito su facebook, sarebbero stati invitati a partecipare Tommaso Napoli e Diego Ficarra oltre a tutti coloro i quali in questo mese avevano manifestato l’interesse ad avvicinarsi al progetto di salvezza della società.
Ci si chiede perché questo tentativo non sia stato fatto prima e, c’è da interrogarsi, vista l’indifferenza manifestata nelle scorse settimane in città, se la riunione di oggi sarà partecipata o meno.
A ogni modo, se fino ad alcuni giorni fa si poteva ipotizzare una miracolosa salvezza intervenendo con intelligenza nel mercato di riparazione, oggi si può solo parlare di un Licata che possa completare il torneo con dignità solo per conservare il titolo di Eccellenza.
Giuseppe Patti
