Nell’ottica di un reinserimento al vertice della classifica, un punto è poca cosa perché allontana ancora di più dalla capolista Pro Favara, ma il pareggio ottenuto dal Canicattì sul difficile campo di Dattilo, formazione vice capolista del campionato di Promozione, è un ottimo risultato per risalire la china. Anche perché la squadra di Giovanni Falsone ancora una volta è stata costretta a giocare ben 30 minuti in dieci per una espulsione. «Difficile giocare contro un avversario della caratura del Dattilo – afferma l’allenatore del Canicattì – e per giunta con un giocatore in meno. Il cartellino rosso mostrato a Di Bella al 59′ è stato molto penalizzante per la mia squadra, che proprio in quel momento stava producendo il massimo dello sforzo per arrivare al gol del vantaggio». Canicattì che c’era andato vicino a sbloccare il risultato con una buona occasione di Alessandro Avarello. Il pareggio ottenuto in terra trapanese quanto meno è servito ad interrompere la striscia di sconfitte che avevano lasciato la formazione del presidente Mimmo Avarello, ferma a 18 punti. Le distanze con la prima della classe adesso sono salite a 15 punti, ma c’è tutto un girone di ritorno da giocare e una partita ancora da recuperare. «Non dobbiamo guardare a chi ci sta davanti – ci dice il trainer biancorosso – ma migliorare il nostro rendimento complessivo. Di solito i campionati si dividono in due tronconi: il girone di andata è una cosa e quello di ritorno tutt’altra cosa». Seconda parte del campionato che il Canicattì dovrebbe essere in grado di affrontarla con un organico più competitivo. L’auspicio del tecnico è quello di aggiungere all’attuale rosa. Questo pomeriggio il Canicattì affronta l’Atletico Corleone per il recupero di campionato.