D.S. Campobello C5 Sebastiano Caizza
D.S. Campobello C5 Sebastiano Caizza
D.S. Campobello C5 Sebastiano Caizza

L’Atletico torna a casa senza punti e con un “PUGNO”  di mosche in mano. L’Atletico Campobello C5 nello scontro diretto con la Dil. Regalbuto, diretta inseguitrice per accedere ai play off del campionato regionale di serie C2 (girone B), è uscito sconfitto per 4-3. Ma a parte il risultato, che ha visto la compagine ennese portare a casa i tre punti, si è assistiti a degli episodi che senz’altro hanno influito sull’esito finale della partita. La sconfitta passa in secondo piano per una violenta aggressione subita tra il primo ed il secondo tempo con pugni e minacce da parte di qualche giocatore, quando il punteggio era 2 a 0 per l’Atletico Campobello C5. Se ha tutto questo aggiungiamo l’errore tecnico commesso del direttore di gara dopo la sospensione della partita tutto ciò ha dell’inverosimile. Il primo tempo, molto combattuto, si era chiusa da qualche minuto. Mentre i giocatori si avviavano verso il tunnel che porta negli spogliatoi, Gero Ilardo viene colpito con un pugno dal giocatore Campagna. E’ nato un parapiglia subito sedato, complice anche l’atteggiamento di alcuni dirigenti che condannando il gesto del suo atleta si scusavano dell’accaduto. Tornata la calma, le squadre rientravano in campo per il secondo tempo, ma l’Atletico è scosso da quando accaduto e in campo si vede. E’ subito il Regalbuto ne approfitta, mette in campo per ben tre volte il portiere volante e nell’arco di 15’ ribalta il risultato 3 a 2. La partita svolge al termine, l’Atletico sembra accusare il colpo,  e proprio quando mancano cinque minuti dalla fine accade ancora una volta un altro episodio deplorevole sempre dello stesso giocatore Campagna verso il dirigente Sebastiano Caizza, che accorso dentro il campo per soccorrere il portiere Termini per il fallo subito, subisce lo sgambetto del giocatore stesso. Da questo episodio nasce un’accesa contesa che scatena la reazione del pubblico di casa assiepato sulle tribune. Alcuni tifosi tentano di invadere il rettangolo di gioco tentando di colpire il mister, il direttore stesso ed anche alcuni giocatori. A questo punto l’arbitro espelle il giocatore Campagna,  e a 5’minuti circa dal termine della partita, decide di sospendere la gara rientrando con l’Atletico negli spogliatoi e chiedendo l’intervento dei Carabinieri (che non sono arrivati). Nel clima di paura, l’arbitro, perplesso per sua stessa ammissione, ha voluto riprendere la gara. Il Regalbuto rientra sempre in cinque nonostante l’espulsione del giocatore Campagna. L’Atletico Campobello ritrova l’orgoglio e pareggia la gara. Ma a pochi secondi dalla fine è ancora la soluzione del portiere volante a condannare ancora una volta la formazione campobellese 4 a 3. Anche sull’atteggiamento arbitrale c’è stato da ridire. Infatti l’espulsione del giocatore Campagna non poteva permettere al Regalbuto di disputare gli ultimi minuti in cinque, quindi la gara è stata macchiata da un cosiddetto “errore tecnico” arbitrale perché i giocatori della Dilettantistica Regalbuto a rientrare in campo dovevano essere quattro. La società dell’Atletico Campobello per il vero e proprio ricorso, deciderà nei prossimi giorni. “Un fatto inaccettabile – commentano i giocatori e la dirigenza – che forse non conosce precedenti. La paura era cosi tanta – continuano i giocatori – da non aver notato che il Regalbuto è entrato in campo dinuovo in cinque anzicchè in quattro”. D’altronde, va segnalato che è stato il comportamento di un singolo, perché i dirigenti della Dilettantistica si sono mossi per riportare la calma. Aspettiamo che la giustizia sportiva faccia il suo corso.