Alcamo – Campofranco sarà una di quelle gare che sicuramente verranno ricordate e raccontate per parecchio tempo: sette gol in una gara non sono cosa di tutte le domeniche e soprattutto nel modo in cui questi gol hanno determinato il risultato finale. Un Alcamo che ha evidenziato che comunque qualcosa non va all’interno della gloriosa società trapanese ( a fine gara anche la contestazione pacifica nei confronti di mister Ciaramella) e un Campofranco che anche con qualche sbavatura in difesa, ha dimostrato carattere, grinta e tanta voglia di recuperare lo shock iniziale. Subito dopo il fischio di inizio, la palla giunge all’ex Messina che batte solo dopo 22″ (22 secondi) Lo Nardo. Il tempo di guardarsi negli occhi per i campofranchesi che Bruscia brucia tutti e già al 3′ porta l’Alcamo sul 2 a 0. Gli alcamesi, in campo e sugli spalti, non credevano ai loro occhi e, in verità, nemmeno quelli del Campofranco che, però, si “sbracciavano” e al 9′ accorciavano le distanze con Panepinto per poi, incredibilmente pareggiare con Di Leo all’11. Ma non finisce qui. Addirittura il Campofranco si porta inn vantaggio al 22′ con Costa, ma viene raggiunto al 36′ ancora da Messina. Tra un gol e l’altro azioni a mai finire da una parte e dall’altra con la possibilità per entrambe le squadre di pervenire ancora al gol. La ripresa vede l’Alcamo avere ancora occasioni per passare in vantaggio, ma è il Campofranco che si porta in vantaggio ancora con Costa. Terminano qui i gol ma non le occasioni, da una parte e dall’altra. Alla fine gioisce il Campofranco e non l’Alcamo per una gara che lancia i nisseni nelle zone alte della classifica consolidando il secondo posto e colloca al centro della classifica un Alcamo che era partito con altri obiettivi.