Torna a tuonare, dopo qualche settimana di silenzio, il patron dell’Akragas Giuseppe Deni.
Come spesso si dice: “tutti i nodi vengono al pettine”, e mentre il tempo ha iniziato a scorrere inesorabilmente, avvicinandosi alla fatidica data del 30 giugno, giorno in cui giocatori e staff tecnico, scioglieranno il loro impegno ufficiale con la società, in casa biancazzurra (forse in attesa di dare delle risposte concrete agli artefici della promozione in D), si attendono risposte concrete dalla locale Amministrazione, ed anche all’imprenditoria cittadina.
“Senza l’aiuto di tutti potrei anche vendere la Società” – si legge in un comunicato dello stesso Deni – devo purtroppo constatare che l’Akragas interessa solo a me e agli altri soci, e non agli amministratori comunali e ai politici agrigentini che operano anche a livello regionale e nazionale.
I miei tanti appelli al Comune di Agrigento, per aiutare la nostra Akragas, sono sistematicamente caduti nel vuoto.
– Poi passa ad attaccare – La squadra non interessa al sindaco e nemmeno alla classe politica.
Io da solo non posso affrontare il dispendioso campionato di Serie D che abbiamo conquistato sul campo con una strepitosa stagione, riuscendo perfino a riportare allo stadio oltre 5mila persone. – poi continua –
Ho bisogno dell’aiuto sia del Comune, per ciò che riguarda la ristrutturazione dello stadio Esseneto, che della classe imprenditoriale per sostenere economicamente, attraverso la sponsorizzazione, la società.
Sono pronto a cedere le mie quote per amore dell’Akragas e per dare un futuro roseo al club.
La mia volontà è quella di rimanere e di continuare ad investire nell’Akragas ma da solo non riuscirei economicamente a portare a compimento il campionato.
Mi rivolgo per l’ennesima volta all’Amministrazione comunale, – conclude lo stesso Deni – ai politici e agli imprenditori per non spezzare il sogno di tanti tifosi, giovani e meno giovani che amano il Gigante.
Sono disposto ad incontrare chiunque è intenzionato ad entrare in società.
Mi reputo una persona seria, che mantiene le promesse: ho pagato tutto e tutti durante la stagione che per noi si è conclusa in maniera straordinaria.
Adesso c’è da affrontare la Serie D e se nessuno dovesse farsi avanti per aiutarci, sarò costretto, a malincuore, a vendere la Società.
Spero che tutto ciò non accada, ma i presupposti ci sono tutti visto il totale disinteresse del Comune e della classe politica e imprenditoriale”.
In poche parole, siamo alle solite, ma stavolta il problema è molto più pesante, perché i protagonisti della stagione appena conclusa, continuano a ricevere proposte allettanti da altri club. Nei prossimi giorni le prime sorprese.