“Quello dell’Akragas è oramai un sogno che si va materializzando, partita dopo partita. Una macchina perfetta che diverte e scende in campo sempre con nuovi stimoli”. E’ stato questo il commento di fine gara espresso dai tifosi biancazzurri, all’uscita dallo stadio, mercoledì scorso, alla fine di un’autentica battaglia contro un ordinato ed ostico Atletico Campofranco. Il dinamismo di centrocampo, la vena realizzatrice del reparto avanzato, la solidità di una difesa che ha incassato appena tre reti, (e per episodi negativi imputabili alla troppa autostima), hanno fatto dell’Akragas un’ autentica ammazza campionato. Ed a buttare acqua sul fuoco ci pensa lo stesso tecnico biancazzurro Pino Rigoli il quale, spesso, ama sottolineare: “E’ importante non sottovalutare mai l’avversario di turno, perché dietro ogni sfida si cela, quasi sempre, un’insidia oppure un problema da risolvere. Sono soddisfatto dei miei ragazzi che compongono un gruppo molto affiatato che farà bene questo torneo di Eccellenza, ma per la serie D c’è ancora tempo per pensarci. Ne riparleremo a fine campionato”. Ed ha ragione il coach di origini peloritane, anche perché non c’è tempo per godersi questa ottava vittoria che già si pensa alla prossima sfida con la Sancataldese, al “Valentino Mazzola”, in programma domani pomeriggio. Ma attenzione all’avversario che proviene da ben cinque risultati utili consecutivi, e che contro l’Akragas, potrebbe trovare le giuste motivazioni. La Sancataldese è pur sempre un avversario ostico, pronto a lottare su ogni pallone, e rafforzato dalla presenza di un bomber di razza come l’ex Peppe Carbonaro. Squadra giovane e smaliziata, l’attuale tecnico della Juniores Rosario Marcenò, può contare su elementi davvero interessanti. Ma vediamo di conoscere meglio il cammino della Sancataldese dopo le prime otto giornate di campionato. Sinora ha vinto una sola volta, pareggiando quattro volte, e perdendone tre. La difesa ha incassato quindici reti, mentre sinora, ha realizzate nove gol (quattro sono di Carbonaro).