Akragas, qualcosa non va. Amara sconfitta a Marineo.

Qualcosa non va in casa Akragas. Non è il momento del disfattismo, ma già da qualche settimana avevamo avvertito che qualcosa nel giocattolo di Terranova si fosse inceppato. Sarebbe troppo semplice attribuire, ai seppur importanti infortuni dei vari Caccetta, Baio e Semenzin, una preoccupante involuzione tecnico tattica, ma nel gioco ammirato fino ad un mese fa sembrava che non fossero i singoli a mandare avanti l’Akragas, bensì l’idea di gioco, il collettivo, quel collettivo che oggi sembra essersi perso per strada. Un vero peccato perchè solo i giganti possono perdere questo campionato che dai numeri espressi nelle prime 15/16 giornate erano certamente indicati come unici favoriti alla vittoria finale.

L’assenza degli infortunati, obbliga Terranova a rivedere un pò l’assetto e l’11 da mandare in campo contro l’Oratorio San Ciro e Giorgio di Marineo. Mannina, si riappropria della sua fascia, Brunetti della cabina di regia, El Yakoubi della mezzala destra ma soprattutto da registrare il ritorno del tanque Santiago Pavisich a lungo caldeggiato dai tifosi.

Al 3° Mansour non ci pensa un attimo recupera palla sulla trequarti ed appena giunto ai 20 metri lascia partire un destro velenoso che si spegne di poco a lato. Il vento disturba le traiettorie del pallone. Al 21° sugli sviluppi del primo corner in favore del gigante, Pavisich si trova nei pressi di un pallone schizzato dalle parti di Ceesaj che però è più reattivo del bomber e blocca. Solo ordinaria amministrazione per i due portieri. Gara molto spezzettata per continui infortuni occorsi ai giocatori quasi sempre in seguito al gioco aereo, come quello occorso al 40° a Sannasardo che deve abbandonare il campo per qualche minuto fino alla fine del primo tempo lasciando di fatto i neroverdi in 10 contro 11, ma l’Akragas non ne approfitta e si va alla pausa sul punteggio di 0-0. Da segnalare al 47° un salvataggio sulla linea di un Colley sul colpo di testa di Pavisich, una delle rare conclusioni a rete dei biancazzurri.

La ripresa non è migliore della prima frazione di gioco. Terranova butta dentro anche Vitelli nella speranza di dare peso al proprio attacco con due prime punte lì davanti. Al 12° Garufo dal limite, palla deviata in corner. Al 14° direttamente su calcio di punizione da posizione centrale, arriva il gol del vantaggio del Marineo, grazie a Maggio che collo pieno trafigge Elezaj, proteso in tuffo alla sua sinistra. Una vera e propria doccia fredda per l’Akragas che già faticava ad affacciarsi dalle parti di Ceesay. Al 17° ancora Maggio prova a legittimare il vantaggio con un altro gran tiro da posizione favorevole che stavolta però viene deviato in angolo provvidenzialmente da Cipolla. Al 21° giganti pericolosi con Mansour che entra in area ma viene ostacolato regolarmente da Ciancimino che consente a Ceesay di uscire con i piedi. L’Akragas prova a catapultarsi dell’area di rigore avversaria ma senza fortuna. I biancazzurri devono incassare il colpo di una sconfitta forse ancora più indigesta rispetto a quelle contro Enna e Igea Virtus, di livello superiore rispetto all’Oratorio San Ciro e Giorgio Marineo che occupa l’11° posto in classifica e non ha certamente fatto sfaceli per vincere. Sarà una brutta settimana in casa Akragas, si deve invertire questo brutto trend e dare una scossa prima che l’Enna possa prendere il largo in classifica, vanificando gli sforzi fatti finora ed i sogni di una città che finora è stata accanto a società e giocatori in casa e fuori.

Marineo. Ceesaj; Di Maggio, Colley, Tarantino, Ciancimino, Maggio, Bordoni, Sannasardo (46° Barone), Gambino, Bisogno, Fuschi. All. Pagano (Passaro, Di Maria, Cento, Amodeo, Faraone, Cardinale, Zammetti).

Akragas. Elezaj, Lo Cascio, Neri (31° Cipolla), Barrera, Mannina (51° Vitelli); El Yakoubi, Brunetti (65° Dalloro), Garufo; Vizzini, Pavisich, Mansour. All. Terranova (Sansone, Bruno, Dispenza, Briones, Mallia, Cipolla).

Arbitro. Montevergine di Ragusa; Bensorte e Camarda di Trapani.

Reti. 59° Maggio (M).

Angoli. 2-3

Ammoniti. 26° Mansour (A);