Il Melfi annovera tra le proprie fila calciatori di un certo valore tecnico, come l’attaccante Eric Herrera, soprannominato “El Niño” oppure quel Luigi Canotto che proprio con l’Agropoli evoca ricordi non certo belli.
La squadra lucana è tra le più giovani del campionato, (ha una media di 22,3 anni) ed affidata a Guido Ugolotti, ex calciatore della Roma degli anni ottanta, che da tecnico ha diretto la scorsa stagione il Savoia, ma prima ancora, la Casertana ed il Benevento.
Eppure questo Melfi, che di punti ne ha undici in classifica generale, si è preso la soddisfazione di ottenere le uniche due vittorie di campionato con il Benevento ( 3 – 0) e la Juve Stabia ( 2 – 0).
Mentre i pari ottenuti sono cinque, tra i quali spicca, l’ultimo rocambolesco con il Catania (3 – 3). Veloce nelle ripartenze si appoggia spesso alla velocità di Herrera e Canotto, ma si avvale anche dell’esperienza difensiva di Di Nunzio (non ci sarà contro l’Akragas perché squalificato), del regista Simone Masini.
Tutto il resto della squadra è costituito da un’ossatura di giovani, quasi tutti del ’94, ’95 e ’96, e contro l’Akragas rientra, dopo la squalifica, il difensore Federico Annoni.
In stagione, il Melfi non ha mai vinto in campo esterno, e sinora ha racimolato otto sconfitte, subendo 17 reti e realizzati 14. Solitamente, mister Ugolotti schiera un modulo 4 – 4 – 2 molto veloce e mobile, ed ha nell’attaccante Eric Herrera il suo migliore realizzatore con 4 reti personali.
E’ un calciatore panamense, che arriva in prestito dal Lecce, ed è soprannominato “El Niño” per la sua bassa statura.