Pippo Romano
Pippo Romano

Licata. L’ultima gara stagionale vinta in casa dal Licata contro l’Acireale ha permesso di tracciare col tecnico Romano un bilancio stagionale dell’esperienza che ha portato la squadra a confermare la propria presenza per il terzo anno consecutivo ai nastri di partenza del prossimo campionato di serie D. Romano ha sostituito Balsamo dopo sette giornate, quando la squadra con tre punti si trovava all’ultimo posto in classifica. E’ cambiato il metodo di lavoro del gruppo, sono arrivati i risultati positivi, ed è iniziata una lunga rincorsa che ha portato la squadra a chiudere il girone d’andata con 27 punti e a portarsi ad un solo punto dalla zona play off. Tanto fieno in cascina in vista di tempi peggiori. E così è stato perché dopo la vittoria con il Città di Messina è iniziata la parabola discendente passando dai 14 punti in 6 gare ai 4 punti in 10 gare. Nessuno aveva stabilito che la squadra si dovesse salvare a metà del girone di ritorno, ma nemmeno alla penultima giornata.

Cosa le ha insegnato questa stagione? «Alleno in serie D da diversi anni – dice Romano -, e ho vissuto una situazione simile qualche anno fa a Modica, una piazza che non ha nulla da spartire con Licata per blasone e numero di tifosi».

La serie D è un campionato idoneo per Licata. La città se la può permettere? «Licata ha un pubblico da serie superiore, ma alla base ci deve essere una società che abbia un programma, un progetto e una organizzazione di lavoro. I tifosi bisogna rispettarli e capirli così come i giocatori. Per noi i tifosi sono stati importanti. Ci hanno dato una grossa mano d’aiuto e senza di loro non ci saremmo salvati».

Gaetano Licata

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