L’ex preparatore dei portieri dell’Akragas della passata stagione, Mister Graziano Urso, entra a far parte dello staff tecnico del Siracusa di Mister Sottil.
Lo abbiamo contattato per congratularci con lui per questa nuova esperienza e lui come al solito ha speso bellissime parole per l’Akragas e tutto il popolo agrigentino.
Graziano, congratulazioni per questa chiamata giunta da Siracusa. Lì troverai già un pezzo di Akragas.
Grazie, sono veramente contento di essere arrivato in una grande piazza come Siracusa. Oggi ho cominciato il primo allenamento ritrovando tanti amici, come il Direttore Antonello Laneri o Mister Sottil che già conoscevo. Senza dimenticare ovviamente la colonia di giocatori, per così dire, che era con me ad Agrigento nella passata stagione. Diciamo che mi sono sentito subito a casa.
Quando ha inciso la presenza di tutte le persone che abbiamo appena citato nella tua decisione di andare a Siracusa.
Ritengo di poter tranquillamente dire che una città ed una società come Siracusa non si possa rifiutare a priori. Penso però che se mi hanno cercato, la Società, il Direttore, il Mister è perchè comunque mi conoscevano e sapevano cosa posso dare, quale può essere il mio contributo, di conseguenza anche la mia scelta è stata agevolata perchè anche io conoscevo i professionisti seri con cui andavo a collaborare. Poi dopo la stupenda annata di Agrigento certamente è stato un piacere ed un vantaggio tornare a riabbracciare e lavorare con gente come Baiocco, Catania, Dezai, Longoni, Chiavaro, Vindigni, Evola.
A proposito di portieri. Hai ritrovato anche Evola a Siracusa.
Si c’è anche Alessandro Evola qui a Siracusa. Oggi ho cominciato la mia prima seduta di allenamento con i portieri. Oltre ad Evola che è un ’97, c’è Jacopo Viola (’95) che l’anno scorso era a Siena ed infine un giovanissimo ’98 Daniel Serenari.
So che volevi aggiungere un pensiero anche per Feola e per l’Akragas.
Si certamente, sono molto dispiaciuto per il Mister che ha avuto un pò di problemi a Pomigliano. Lui è proprio un gran persona ed un ottimo tecnico, non lo meritava. A volte il calcio ti riserva queste parentesi negative, spero che ritorni presto su una panchina che lo possa valorizzare per come merita.
Per quanto riguarda l’Akragas ho letto di qualche risultato negativo. Adesso, non vorrei che si fosse affievolito tutto l’entusiasmo per la promozione della passata stagione, mi pare troppo presto. A volte può capitare che nell’arco di un campionato ci possano essere dei periodi per così dire meno positivi.
Vorrei dire però ai tifosi di stare vicino alla squadra, alla società. L’Akragas è un giocattolo che dev’essere mantenuto sempre vivo perchè è patrimonio della città di Agrigento, del popolo biancazzurro, al di là dei giocatori che indossano la maglia o dell’allenatore di turno. Giocatori, Allenatori, Dirigenti vanno e vengono, la Maglia resta, l’Akragas resta.
Per cui vi invito, anche per l’affetto che mi lega ancora alla città e ai colori di questa società, ai tanti amici agrigentini con cui ancora oggi mi sento, di non abbandonare la squadra. Ritornate di nuovo in massa allo stadio a tifare ed incoraggiare i giocatori per raggiungere nuovi obiettivi. Ma sopratutto voglio ricordare che solo rimanendo uniti e remando tutti nella stessa direzione si possono raggiungere grandi risultati. Forza Akragas.