Gaspare Pellegrino, marsalese purosangue, polmone di centrocampo dell’Akragas, 31 anni ad agosto, ha chiuso il campionato con sette gol. Un bottino eccezionale, secondo, come numero di gol stagionali, dopo quello con la Paganese.
– Nei club dove sei stato ti sei fermato almeno 2 anni…
«Questo vuol dire che mi trovo bene ovunque e le società, che mi conoscono bene, poi mi apprezzano. Quest’anno con l’Akragas è stata un’altra stagione positiva. Sono convinto che Agrigento meriti altro, anche la serie D sta stretta. Riorganizzando le fila, anche la prossima stagione potrà avere un ruolo da protagonista. Ci credo e ne sono fermamente convinto».
– Parlaci un po’ di te… «Da oltre undici anni vivo stabilmente a Ragusa, dove mi sono felicemente sposato e sono papà di un bambino di due anni, Cristiano, che, spesse volte la domenica, ho portato con me allo stadio Esseneto. Mia moglie lavora, per cui quest’anno, per me ha comportato un po’ di sacrifici. E’ assai difficile stare lontano dalla famiglia».
– Parlaci dei tuoi compagni di squadra. «I senior li conoscevo quasi tutti per averci giocato assieme o contro durante la mia carriera. Tra i giovani due su tutti mi hanno impressionato positivamente: Aprile e Parisi».
– Rimarrai all’Akragas? «Dipendesse da me non esiterei a dire sì»