Basket. La Fortitudo supera Cassino con la testa al presidente Totò Moncada.
Che pomeriggio al Pala Moncada. Che atmosfera. Le emozioni si susseguono, specie quando entrano al palazzetto i figli dell’ex presidente e patron della Fortitudo, Salvatore Moncada, per tutti “Pres”, deceduto tragicamente qualche giorno fa a Milano.
Il Pala Moncada è una bolgia, un migliaio di persone in piedi che applaudono per diversi minuti, quando il capitano e decano dei giocatori biancazzurri, Albano Chiarastella, insieme ad un compagno di squadra depongono una maglia ed un mazzo di fiori, sulla sedia che normalmente nel corso dei match casalinghi utilizzava il patron agrigentino.
Le lacrime sono cadute a fiumi nel ricordo di questo grande uomo, appassionato sin da piccolo della pallacanestro, sin dai tempi del “Littorio” l’ex Gil, tanto che una volta divenuto presidente della Fortitudo l’ha portata ai massimi livelli, regalandole anche una “casa”, il Pala Moncada, ad ulteriore dimostrazione che le cose le faceva bene.
Per la cronaca, ha vinto la Fortitudo per 74-62. I biancazzurri hanno dovuto prestare il fianco agli ospiti solamente nel primo quarto, dal momento che i laziali si erano subito portati avanti con un discreto vantaggio, 0-5, 2-9, 9-15, grazie a 4 “bombe” da 3 punti nei primissimi minuti. Poi è solo un monologo della Fortitudo, che inizia a giocare come sa. Da segnalare sul punteggio di 13-15, dopo 6 minuti dall’inizio del match, l’esordio di Lollo Ambrosin, che ritorna nella sua Agrigento.
Questi i risultati delle quattro frazioni di gioco: 21-17; 15-11; 20-22; 18-12.
A seguire il testo con la quale la Fortitudo Moncada Energy ha reso omaggio al proprietario Totò Moncada.
Caro Press,
per anni i tuoi gesti qui dentro sono stati sempre gli stessi: stessa sedia, stesso orario per entrare nel tuo palazzetto, stesso confortante sorriso nell’aspettare i tuoi giocatori a fine gara per il cinque, sia che si vincesse o che si perdesse.
A questa città hai dato tutto te stesso e forse molto di più. Questa è casa tua e la FORTITUDO la tua famiglia e negli anni questa famiglia si è fusa con la tua ed è diventata un tutt’uno.
Hai regalato il sogno della pallacanestro a grandi e piccoli qui ad Agrigento; hai dato lavoro e formato uomini prima ancora che giocatori. Ci hai aperto le porte di casa tua e con te ed i tuoi ragazzi abbiamo gioito, sofferto, condiviso, vissuto.
Sei stato coriaceo e stoico in ogni tua scelta, a volte esageratamente cocciuto, nel tuo lavoro e nelle tue passioni, trasformando le tue visioni in concreta realtà, proprio come per questo palazzetto.
Ci viene chiesto oggi di dirti addio ma è troppo presto, non siamo pronti e forse non lo saremo mai.
A te quest’oggi la famiglia biancoazzurra vuole rendere omaggio nel migliore dei modi, l’unico che conosciamo, andando avanti come tu Press avresti voluto, vincendo sul campo, lavorando ogni giorno, riempiendo la nostra casa, questo palazzetto, ma sopratutto dimostrando che prima che uomini di basket si è uomini d’onore che danno il 110% per raggiungere gli obiettivi prefissati, perché come dicevi tu: “ vincere è bello, ma la cosa più importante è metterci cuore e testa fino alla fine”.
Ti promettiamo oggi che lo faremo sempre, che porteremo avanti i tuoi sogni fieri del tuo nome sulle nostre maglie. Saremo fratelli per Raimondo, Gabriele e Andrea, saremo la famiglia che ci hai insegnato ad essere.
Buon viaggio Press e da lassù sorridi sempre.
Grazie
La tua FORTITUDO