Maurilio Vaccaro, “quando la volontà è più forte dell’abilità” in questa frase è racchiusa la storia di Maurilio atleta paralimpico che in pochi anni si è affermato nell’elite mondiale del paradressage.

Classe 1967, palermitano di nascita, ma residente da tempo a Canicattì, Vaccaro ha da sempre dedicato la sua vita ai cavalli. Fin da ragazzo la grande passione per l’equitazione lo ha portato a intraprendere la carriera di addestratore di giovani cavalli, un drammatico incidente d’auto nell’ottobre del 2015, però, costringe Maurilio alla sedia a rotelle. Il cavaliere isolano non si è perso d’animo e non appena i medici hanno dato il via libera è naturalmente tornato in sella, diventando ben presto un punto di riferimento del paradressage azzurro.

Gara dopo gara, convocazione dopo convocazione, Vaccaro si è fatto notare dai tecnici della Federazione Italiana Sport Equestri, convocandolo per il mondiale di Tryon dove Maurilio ha ottenuto un eccellente 5° posto in quella occasione Vaccaro ha montato, nel grado II, Bonaire van de Mottelhoeve, cavallo con il quale ha già ottenuto diversi importanti piazzamenti internazionali durante questa stagione.
Poter partecipare al Campionato del Mondo per Maurilio Vaccaro è stata di sicuro una grande opportunità, perché il suo obiettivo a lungo termine è molto chiaro e si chiama Tokyo 2020. Conoscendo la sua storia e la forza di volontà del cavaliere palermitano, spesso impegnato a motivare chiunque gli stia accanto solo per qualche minuto, c’è da starne sicuri…con ogni probabilità se lo ha detto – come ha sempre fatto – ce la metterà tutta.

Non solo obiettivi personali, Maurilio con la collaborazione del CIP ( Comitato Italianio Paralimpico) di Agrigento sta mettendo su un programma di avvicinamento allo sport per le persone con disabilità.