Non solo miracolo nella salvezza della Polisportiva Palma, ma principalmente un grande lavoro e forti motivazioni del tecnico Pietro Alotto e di tutta la rosa di calciatori. Abbiamo voluto sentire gli umori dell’allenatore, tra i pochi a credere che la salvezza era dietro l’angolo.
“Stavolta mi sono superato in tutto e per tutto, quasi a prendermela sul personale per evitare questa retrocessione che per molti era cosa scontata. Oggi posso dire con orgoglio, che ho salvato la categoria tra mille difficolta contro tutto e tutti ,e che personalmente questo traguardo vale molto, ma molto di più delle tre promozioni di fila che avevo ottenuto con la stessa Pol.Palma.
Dopo 10 giornate avevamo zero punti, e da lì c’è stato il fuggi-fuggi generale. Posso dire che non è stata facile la risalita perchè era difficile tenere alta la concentrazione dei ragazzi in una squadra, che aveva collezionato solo sconfitte. Invece – commenta sempre con un pizzico di stizza Alotto – proprio il motivarli giorno dopo giorno, ha fatto sì che dopo tre spareggi retrocessione oggi la Pol.Palma è ancora in promozione anche sè in molti, compresa qualche testata giornalistica, sottolineavano che la Polisportiva Palma era di fatto retrocessa in Prima Categoria. Direi che si è concretizzato un vero e proprio miracolo sportivo in una città dove lo sport dovrebbe prevalere a prescindere dalle difficoltà economiche che persistono. Adesso – conclude Alotto – mi godo questo trionfo (perchè i sacrifici sono stati tanti) in totale relax dedicandomi di più alla mia famiglia che mi ha sostenuto sempre. Il calcio è di chi lo ama, e non di chi lo fà solo in procinto di vittorie. Se così fosse saremmo, nel giro di tre anni, in serie B, ma bisogna accettare anche le sconfitte perchè fanno parte del gioco”.